Filtro abitacolo: tutto quello che bisogna sapere

Il filtro abitacolo è un componente fondamentale del sistema di climatizzazione dell’auto, essenziale per garantire aria pulita e salubre all’interno dell’auto. Protegge i passeggeri dai contaminanti presenti nell’aria, come polline, polvere e altre particelle nocive. Ecco tutto ciò che devi sapere su questo importante elemento e su come prendertene cura.

A cosa serve il filtro dell’abitacolo?

Il filtro dell’abitacolo, noto anche come filtro antipolline o cabin filter, svolge un ruolo fondamentale nel garantire la qualità dell’aria all’interno del veicolo. Questo componente è progettato per rimuovere gli inquinanti dall’aria che entra nell’abitacolo attraverso il sistema di climatizzazione, ventilazione e riscaldamento (HVAC) del veicolo.

Di solito posizionato dietro il vano portaoggetti, il filtro dell’abitacolo è una piccola unità pieghettata, spesso realizzata in materiale multifibra a base di carta. Quando l’aria esterna viene aspirata nel sistema HVAC, passa attraverso questo filtro, che intrappola una varietà di contaminanti, come polvere, polline, spore di muffa e altre particelle nocive. In questo modo, il filtro impedisce a questi elementi di entrare nell’abitacolo, garantendo che l’aria respirata dai passeggeri sia più pulita e salubre.

La sostituzione regolare del filtro dell’abitacolo è cruciale per mantenere un ambiente interno sano. Questo aspetto è particolarmente importante per chi soffre di allergie, asma o altre condizioni respiratorie, poiché un filtro sporco o intasato può ridurre l’efficacia del sistema HVAC, aumentando la concentrazione di allergeni e inquinanti nell’aria. Inoltre, un filtro dell’abitacolo ben mantenuto contribuisce anche al corretto funzionamento del sistema di climatizzazione, migliorando l’efficienza energetica del veicolo e prolungando la vita del sistema stesso.

Quali tipi di filtri abitacolo esistono?

Esistono diversi tipi di filtri dell’abitacolo, ognuno con caratteristiche specifiche pensate per rispondere a esigenze diverse e migliorare la qualità dell’aria all’interno del veicolo. Vediamo subito quali sono:

Filtri a particolato

Sono i più semplici e diffusi. Sono progettati per intrappolare polvere, polline e altre particelle di grandi dimensioni presenti nell’aria. Questi filtri sono realizzati con materiali fibrosi, come carta o tessuto, che catturano le impurità, migliorando notevolmente la qualità dell’aria respirata all’interno dell’abitacolo.

Filtri ai carboni attivi

Offrono un livello di protezione superiore. Oltre a bloccare le particelle di polvere e polline, sono efficaci nel filtrare odori sgradevoli e gas nocivi come l’ozono, grazie alla presenza di uno strato di carbone attivo. Questo tipo di filtro è particolarmente utile nelle aree urbane, dove l’inquinamento dell’aria è più elevato.

Filtri elettrostatici

Rappresentano una tecnologia avanzata per la purificazione dell’aria. Utilizzano una carica elettrica per attirare e trattenere particelle microscopiche, inclusi batteri e allergeni. Questi filtri sono ideali per chi soffre di allergie o asma, poiché offrono una protezione eccezionale contro una vasta gamma di inquinanti.

Dove si trova il filtro dell’abitacolo?

Comprendere approssimativamente l’ubicazione del filtro dell’abitacolo non rappresenta un problema: sicuramente non lo si troverà nella parte posteriore del veicolo. Essendo un componente che ha la funzione di bloccare l’ingresso di polvere, polline e insetti provenienti dall’esterno, il filtro dell’abitacolo è sempre posizionato in prossimità del sistema di climatizzazione. Tuttavia, la sua esatta collocazione varia notevolmente tra le diverse marche automobilistiche e, di conseguenza, anche le procedure per la sua sostituzione possono differire.

Ecco le principali posizioni in cui è possibile trovare il filtro dell’abitacolo:

  • Sul lato destro della plancia, nella zona dei piedi del passeggero: questa è la posizione più accessibile e non richiede particolari difficoltà per la sostituzione. In alcuni casi, il filtro può essere situato dietro al cassettino portaoggetti (come in diversi modelli Stellantis).
  • Sul lato sinistro della plancia, in corrispondenza dei pedali: questa posizione risulta più complessa, poiché potrebbe essere necessario smontare l’acceleratore per accedere al filtro (come in alcuni modelli Ford). In tal caso, è consigliabile rivolgersi a un’officina specializzata.
  • Alla base del parabrezza: operando dall’esterno del veicolo, è necessario rimuovere il rivestimento in plastica nella zona dei tergicristalli per accedere al filtro (come in diversi modelli Peugeot-Citroen, BMW e Volkswagen). La complessità di questa operazione può variare a seconda del modello di auto.
  • Dietro al cassetto portaoggetti frontale del passeggero: anche in questo caso, la difficoltà di sostituzione del filtro dell’abitacolo può variare notevolmente in base alla marca e al modello dell’auto. In alcuni casi è sufficiente spingere le pareti laterali del cassetto verso l’interno per liberarle dai fermi. Il cassetto potrà essere completamente rimosso o aperto più del normale, rivelando il vano che contiene il filtro (come in alcuni modelli Suzuki, Toyota-Lexus). In alcuni casi potrebbe essere necessario smontare completamente il cassetto stesso.

Quando bisogna sostituire il filtro abitacolo?

La frequenza con cui bisogna cambiare il filtro varia a seconda del veicolo e delle condizioni di guida. Il manuale del veicolo fornisce indicazioni precise sui tempi di sostituzione raccomandati, che possono variare da 12.000 a 15.000 chilometri. Detto questo, ci sono una serie di accorgimenti che è bene tenere in considerazione e che ci indicano che il filtro necessita di essere sostituito:

  • Flusso d’aria ridotto o debole anche quando il riscaldamento o il condizionatore sono impostati su un livello elevato, può essere un chiaro segno che il filtro è ostruito e non permette il passaggio adeguato dell’aria.
  • Sibilo proveniente dai condotti di aspirazione dell’aria può indicare un’ostruzione nel filtro, che costringe il sistema HVAC a lavorare più duramente per aspirare l’aria.
  • Odori sgradevoli come quello della muffa, suggeriscono che il filtro è contaminato da umidità e detriti, creando un ambiente favorevole alla crescita di muffe e batteri.
  • Rumore eccessivo quando il sistema di riscaldamento o raffreddamento è in funzione, può essere causato da un filtro intasato che provoca un sovraccarico del ventilatore, rendendo il sistema meno efficiente e più rumoroso.

Le condizioni ambientali influenzano anche la frequenza di sostituzione del filtro. Chi guida in aree urbane congestionate o in zone con scarsa qualità dell’aria potrebbe dover cambiare il filtro più frequentemente. Inoltre, chi percorre spesso strade sterrate, dove la polvere è più abbondante, si potrebbe riscontrare un’ostruzione del filtro più rapida, richiedendo cambi più frequenti. La sostituzione presso un’officina ha un costo di circa 30 Euro.

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