Se hai un bambino appena nato o molto piccolo e devi affrontare tragitti particolarmente lunghi, un’alternativa all’ovetto per neonato – sul quale troverai un articolo dettagliato cliccando qui – è la navicella neonato.
Rispetto all’ovetto, la navicella per auto infatti permette al piccolissimo passeggero di viaggiare più comodo, anche se sempre in tutta sicurezza. Inoltre, si tratta di un dispositivo ottimo anche per le prime passeggiate di famiglia che condividerete tutti insieme.
Dato che sul mercato esistono diversi tipi di navicelle omologate per auto, non preoccuparti se ti sembra di non sapere da che parte incominciare per orientarti. In questa guida troverai tutte le informazioni che servono per scegliere il dispositivo più sicuro e più adatto alle tue esigenze.
Per prima cosa, infatti, andremo a vedere nel dettaglio cos’è e come è fatta una navicella per neonato, e ne constaterai le caratteristiche in un paio di recensioni orientative. Dopodiché, ti riassumerò gli elementi da considerare con attenzione nello scegliere il modello più adatto alle tue esigenze. E alla fine troverai anche una brevissima analisi delle differenze e dei vantaggi a confronto dell’ovetto e della navicella neonato per auto.
Sommario
Che cosa intendiamo, di preciso, quando parliamo di “navicella per neonato“? In verità, se dai un’occhiata in giro troverai dispositivi che sembrano molto diversi tra loro. Perciò, per prima cosa proviamo a fare un po’ di ordine distinguendo due categorie.
Prima di tutto, per “navicella neonato” si può intendere un dispositivo che ha la forma di una culla che va installata sul sedile posteriore perpendicolarmente alla strada. Omologato per il gruppo 0, cioè per bambini da 0 a 10 kg e fino a 1 anno di vita, questo dispositivo ha bisogno però di un kit di fissaggio che va comprato a parte.
Questo kit di aggancio prevede un paraurti plastico, una cintura per il neonato (che può essere a tre punti di aggancio o cingere la vita del piccolo), una imbottitura per minimizzare i sobbalzi e i ganci per fissare la navicella neonato con le cinture di sicurezza.
Ad oggi, la normativa che classifica i vari modelli di navicella omologata auto è la ECE R129/i-Size, che però sta indirizzando il mercato dei seggiolini per auto verso modelli sempre più duttili, capaci di accompagnare le varie fasi della crescita del piccolo passeggero (come esempio pratico vedi i seggiolini auto gruppo 1/2/3, ideali per bimbi da 9 fino a 36 Kg). Del resto, è ancora in vigore anche la ECE R44/04, che si sta esaurendo ma classifica ancora dispositivi a norma. Perciò, ti raccomando sempre di controllare che a lato della navicella neonato sia sempre presente il talloncino arancione rettangolare, che specifica l’omologazione del dispositivo certificandone la sicurezza.
Molto più semplicemente, però, per “navicella neonato” si può intendere un kit che consente di trasformare la tua culla in una navicella per la macchina.
In questo caso ciò che acquisti è una base per il fissaggio, che può essere nel kit o a parte, come nel caso precedente, più un cuscino paraurti e un sistema di cinture, ventrali o a tre punti di ancoraggio, che si inseriscono nella culla per tenere ben fermo il bambino durante la marcia, evitando che, pur potendo muoversi, venga sballottato eccessivamente, rischiando di subire gravi danni fisici.
- bambini 0-9 kg, 40-70 cm
- omologata R129/i-Size
- compatibile con passeggini Maxi-Cosi
- compatibile con aggancio Maxi-Cosi Isofix FamilyFix2
- 80,5 x 47,5 x 34 cm
Se cerchi qualità e affidabilità, Maxi-Cosi è un’azienda leader nel settore che di certo non ti deluderà nemmeno nel caso della navicella neonato.
Questo modello è adatto per bambini da 0 a 9 kg e da 40 a 70 cm di altezza, quindi indicativamente fino ai 6 mesi di età, ed è omologata secondo la normativa più recente.
Compatibile con una grande varietà degli ultimi passeggini di casa Maxi-Cosi, uno dei suoi punti di forza sta nella compatibilità anche con il sistema di aggancio dell’azienda produttrice, il Family-Fix2. Da comprare a parte, questo sistema di aggancio grazie alla tecnologia Slide and Fix consente un fissaggio rapido nelle guide dei ganci Isofix e una grandissima stabilità durante la marcia.
Un secondo punto di forza sono le cinture interne, ben imbottite e a tre punti di ancoraggio. Questa tipologia, rispetto alla sola cintura ventrale, è più moderna e sicura perché, separando le gambe del neonato e tenendo ben ferme le sue spalle, gli permette di muoversi ma impedisce che il piccolo nella navicella per la macchina sia troppo sballottato in caso di curve e frenate.
Certo, non si tratta di una navicella neonato a buon mercato. Però, in luce della qualità elevata, è un investimento che se ne hai la possibilità vale la pena fare.
- Navicella Maxi-Cosi, adatta dalla nascita fino a 9 kg, circa 6 mesi
- Compatibile con la base per seggiolino auto Maxi-Cosi FamilyFix3 o FamilyFix2
- Posizione sdraiata ottima in ogni occasione, il bambino dorme nella posizione...
- bambini 0-6 mesi
- omologata R44/04
- compatibile con tutte le culle Inglesina
- include cintura a 3 punti di aggancio
- include cuscino paracolpi
- include cinghie per fissaggio Universal
Se hai un budget più ridotto ma ritieni che la navicella neonato sia il sistema di trasporto più adatto alle tue esigenze, in realtà alla navicella per la macchina esiste un’alternativa ibrida.
E cioè, come in questo caso, un kit che rende la tua culla una navicella omologata auto.
Il kit in questo caso comprende un cuscino paraurti in gommapiuma, un sistema di cinghie per un fissaggio universale al sedile posteriore e una coppia di cinture in tre punti d’aggancio per evitare che il bambino venga sballottato durante la marcia.
Questo kit, in particolare, è compatibile con tutte le culle Inglesina a partire dal 2015 ed è omologato secondo la normativa ECE R44/04, vecchiotta ma ancora in vigore. Se hai acquistato un passeggino combinato Inglesina, insomma, questa soluzione potrebbe proprio essere quello che ci vuole per te.
- Seggiolini per auto e accessori inglesi.
- Adattatori per seggiolini auto unisex per bambini
- Kit auto navicella (a090kb700)
Più che come scegliere la navicella per la macchina, la questione potrebbe essere quale tipologia di navicella neonato preferire, ora che ci siamo fatti un’idea dei dispositivi in circolazione. Perciò, qui di seguito vediamo di fare un’analisi dei pro e dei contro dei dispositivi che abbiamo visionato.
Dal punto di vista dei pro, ci sono diverse voci che si possono citare per la navicella omologata auto. Tra i principali ricordiamo:
- Sicurezza;
- Omologazione secondo la normativa più recente;
- Molte navicelle fanno già parte di sistemi duo o trio.
Per quanto riguarda i contro, senz’altro si possono ricordare:
- Costo elevato;
- Ridotta durata di utilizzo (sotto l’anno di età).
Non si tratta, insomma, di dispositivi particolarmente versatili e per chi non ha molti soldi da spendere questo potrebbe essere un problema, anche se si tratta di culle che possono essere fissate sul telaio di un passeggino.
In questo caso siamo di fronte a uno strumento molto più basico. I suoi pro sono i seguenti:
- Costo ridotto;
- Semplicità di utilizzo.
I suoi contro, però, sono piuttosto rilevanti:
- Assenza di componenti aggiuntivi;
- Ogni kit è tendenzialmente compatibile solo con i modelli dell’azienda;
- Omologazione in via di obsolescenza.
Un kit, insomma, è una scelta pratica ma niente affatto versatile. Inoltre, l’omologazione è in via di esaurimento, dal momento che la maggior parte di questi kit è omologata con ECE R44/04.
Personalmente, mi sentirei di raccomandare questa scelta solo a patto che tu abbia già un modello molto valido di navicella per neonato come componente di un passeggino smontabile. Dunque non può mancare la capottina parasole e deve essere presente in dotazione un buon materassino, meglio se in materiali traspiranti.
Inoltre, ti sconsiglio le cinture ventrali o pettorali: molto meglio quelle a tre punti di aggancio. La ragione è semplice: con questo tipo di imbracatura, che separa le gambe del piccolo passeggero e tiene ben ferme le gambe, il bambino non viene eccessivamente sballottato durante la marcia e il viaggio è molto più confortevole.
Per quanto riguarda gli spostamenti in auto sia l’ovetto sia la navicella neonato sono dispositivi idonei al trasporto, purché omologati secondo la normativa vigente. Ciò precisato, essendo leggermente diversi questi due tipi di dispositivi hanno vantaggi diversi.
In particolare, l’ovetto per neonati è adatto a bambini da 0 a 15 kg, quindi oltre l’anno di vita. Inoltre, avendo la struttura di un seggiolino, è particolarmente adatto per gli spostamenti in auto in sicurezza. Anche i test condotti con impatti frontali e laterali hanno dimostrato che questo dispositivo protegge bene i piccoli passeggeri anche a velocità elevate. Tuttavia, specialmente per i bambini molto piccoli, limitando la libertà di movimento e bloccando la schiena, può risultare non particolarmente confortevole.
La navicella neonato, invece, lasciando più spazio e libertà di movimento al bambino, risulta meno costrittiva e più confortevole. Inoltre, facendolo viaggiare in posizione sdraiata, consente al bambino di non svegliarsi dalla nanna, perché la posizione è identica a quella tenuta nella culla. Del resto, nella navicella il bambino rischia di essere maggiormente sballottato in caso di urti o frenate brusche. I test condotti, infatti, dimostrano che questo dispositivo fa il suo meglio soprattutto alle basse velocità, mentre potrebbe risentire maggiormente degli impatti a velocità elevata, in particolare sopra i 50 chilometri orari.
Che fare, allora? Secondo me, la soluzione migliore potrebbe essere acquistare un passeggino duo o trio, che metta a tua disposizione entrambe le possibilità. Certo, si tratta di un investimento economico importante, però dal punto di vista della sicurezza e del comfort del tuo bambino ne vale la pena.
A conclusione di questa breve panoramica sul tema della navicella neonato, ci sono ancora un paio di raccomandazioni di prudenza che vorrei lasciarti rispetto all’uso di questo dispositivo.
La prima riguarda la capottina della culla o comunque la protezione dal sole nella navicella per la macchina. Se il dispositivo ha una capottina, è meglio tenerla alzata quando c’è molto sole, anche se il neonato viaggia perpendicolarmente alla strada. Se non c’è, puoi applicare ai vetri laterali e al vetro posteriore delle pellicole filtro che proteggano gli occhi e la pelle del bambino, permettendogli di viaggiare a suo agio. In commercio ce ne sono moltissime, hai solo l’imbarazzo della scelta: il consiglio, però, è di non improvvisare e scegliere sempre un prodotto a norma e omologato.
La seconda, invece, riguarda l’utilizzo dei dispositivi anti-abbandono. In Italia dal 2017 è in vigore una norma “Salvabebé” che impone la presenza a bordo dei veicoli su cui viaggiano bambini minori di 4 anni di un dispositivo anti-abbandono. Magari ti sembrerà assurdo, ma con le nostre vite frenetiche può essere questione di un attimo distrarsi e dimenticare il piccolo a bordo del seggiolino o della navicella per neonati. Per questo motivo, un dispositivo che ne segnali la presenza può essere un vero salvavita. Se non conosci questo dispositivo o non sai di preciso cosa offre il mercato, allora ti consiglio di dare una lettura alla mia guida sui migliori dispositivi anti-abbandono. Ricorda di dotartene perché è fondamentale per la sicurezza per il piccolo. Inoltre, in caso di controlli, se se ne riscontrasse l’assenza a bordo andresti incontro a una multa salata.
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